Spumante brut bianco Terracruda
Terracruda produce quattro tipi di spumanti sia perché usiamo diversi tipi di lavorazione sia per far esprimere al meglio i nostri vitigni. Per questo abbinamento abbiamo scelto lo spumante Brut Bianco Terracruda metodo Martinotti prodotto con uve Bianchello (antico clone del Trebbiano).
Un buon spumante è l’ideale per un brindisi ma anche per accompagnare un aperitivo, un antipasto, o un piatto particolare. Le bollicine sono apprezzate in tutto il mondo. Ma cosa rende così speciali gli spumanti?
Ovviamente è la presenza di anidride carbonica. Quando si stappa inizia l’effetto dell’effervescenza che porta allo sviluppo di bollicine e alla formazione di una spuma sulla superficie. Sono proprio le bollicine uno degli aspetti principali di qualità dello spumante: possono essere più o meno numerose, fini o persistenti.
Per ottenere lo spumante si utilizzano diversi metodi dal Classico al metodo Martinotti o Ancestrale.
La nostra cantina per ottenere un perlage fine e persistente ha scelto un lungo affinamento anche per il metodo Martinotti. È stato difficile scegliere tra le diverse etichette di spumante Terracruda a disposizione, ma per queste situazioni, una lunga colazione o per cena troviamo lo spumante Brut Bianco Terracruda, ideale con i suoi profumi floreali e di frutta bianca e con la giusta acidità lo rendono un vino di buona precisione. L’ingresso morbido ed il ritorno alla freschezza lo rendono giusto per una bevuta completa.
Ricetta del mese
Sta arrivando la primavera, i giorni si allungano, in casa arrivano i profumi dei primi fiori e tutto si carica di energia. Con l’arrivo della Pasqua le cucine si animano. Una ricetta imprescindibile in questo periodo nelle cucine marchigiane è la crescia di Pasqua. Veniva servita come colazione di Pasqua e di Pasquetta e poi si continuava per intere settimane sempre come colazione o merenda abbinata ai salumi . Oggi potremo chiamare queste lunghe colazioni o merende dei veri e propri aperitivi.
La Crescia di Pasqua
Ogni famiglia ha la sua ricetta che tramanda da tempi lontanissimi e come tutte le pietanze molto antiche anche questa ha tante varianti.
Noi presentiamo la ricetta di nonna Irma.
Crescia di Pasqua con lievito madre
Ingredienti
- 10 uova
- 1 chilogrammo di farina
- 250 grammi parmigiano grattugiato
- 150 grammi pecorino
- 200 grammi di lievito di birra
- 300 grammi di pasta del pane presa al forno (per lievito madre)
- 450 grammi di olio mischiato con un po’ di strutto
- 2 fette di pecorino fresco
- 15 grammi di sale
- Pepe q.b.
- 100 grammi di acqua
- 100 grammi di latte
- La sera prima rinfrescare il lievito madre (pasta del pane).
Prendere un recipiente mettere la pasta del pane e scioglierla lavorandola le mani con 100 grammi di acqua, 90 grammi di lievito di birra e un uovo. L’impasto deve essere liscio e senza grumi. Versare l’impasto ottenuto in una ciotola riempita con 500 grammi di farina precedentemente versata e addossata alle pareti della ciotola. Muovere l’impasto delicatamente con le dita ed un po’ di farina fino ad ottenere un impasto non eccessivamente duro. (come quello di un ciambellone) Spolverare con un velo di farina. Come da tradizione fare il segno della croce. Avvolgere con una tovaglia e lasciare lievitare fino al mattino.
La mattina seguente prendere una pentola e versare olio e strutto stiepidirlo appena sciogliere il lievito rimasto e aggiungere le 9 uova rimaste.
Nella spianatoia versare la farina rimasta il parmigiano ed il pecorino e fare una fontanella, mettere il lievito madre che durante la notte ha raddoppiato la sua consistenza con tutta la farina, aggiungere il sale ed il pepe poi aggiungere il composto di uova olio e lievito versandolo lentamente e amalgamarlo con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo che si staccherà dalle mani.
Aggiungere le due fette di pecorino tagliate a cubetti, poi lavorare l’impasto per dargli una forma sferica.
La cottura
Spennellare con lo strutto e un pizzico di farina uno stampo di alluminio o di coccio leggermente svasato, (alto circa 16 cm con diametro 16 cm alla base inferiore e 21 alla su quella superiore) Posizionare all’interno dello stampo l’impasto. Lasciare lievitare per minimo due in un posto caldo e asciutto fino a che l’impasto arriverà al bordo dello stampo.
Preriscaldare il forno a 200°; prima di infornare la crescia, spruzzare di acqua il forno con uno spruzzino per piante, infornrea la crescia, poi chiudere la porta. Dopo un quarto d’ora abbassare a 180 ° cuoci per circa un’ora. Appena sfornata, lasciare leggermente intiepidire la crescia, poi toglierla delicatamente dallo stampo e farla raffreddare su di una gratella. Ora si può gustare la tua crescia assieme agli affettati come tradizione comanda! La puoi gustare la mattina di Pasqua e di Pasquetta ma non è vietato proporla in altre occasioni, infatti, questa crescia fatta con il lievito madre riesce a conservarsi morbida anche per più di una settimana.
Ecco dunque una colazione a dirla in modo moderno- aperitivo- della tradizione: crescia di Pasqua, salame, lonza, magari con ed erbe di campo che sono ormai di stagione. Una colazione così ricca si abbina al nostro versatile spumante Bianco brut Terracruda che con le sue bollicine fine e vivaci ed il sapore raffinato ci offre un abbinamento giusto per un piatto tradizionale, aggiungendo una nuova dimensione di sapore.