Festa di Santa Croce
Piantare croci per la Festa di Santa Croce, come rituale di protezione e benedizione del raccolto.
Quando passeggiavo per le stradine di breccia nel periodo primaverile incontravo spesso, posizionata in cima ai campi, una croce di canne. Mi chiedevo che cosa potesse rappresentare, sicuramente si trattava di un rituale a me sconosciuto. Poi una domenica di maggio Clorinda, la mia vicina di casa, suona il campanello, apro e la vedo arrivare con del pane appena sfornato dal suo forno a legna, con sé ha una croce di canne proprio come quelle che avevo visto nei campi e mi dice:” La vuoi, sai serve a proteggere i nostri raccolti”. Certo, rispondo. Così Clorinda mi ha raccontato che la domenica prima del 3 maggio porta a benedire i ramoscelli di ulivo già benedetti durante la domenica delle Palme. Poi prende due canne le lega a croce e le adorna con questi rami di ulivo. Mi dice anche che mette un fiocchetto rosso “contro il malocchio” non si sa mai. Il 3 maggio, giorno di Santa Croce, va a piantare la croce nel suo podere per chiedere e ottenere la fertilità del terreno e difendere il raccolto dalla temutissima grandine. Dobbiamo ricordare che in tempi non troppo lontani il sostentamento delle famiglie mezzadrili dipendeva dal raccolto. Mi è piaciuto scoprire questa usanza, questo rituale, questo rispetto per la natura.
Da allora, il 3 Maggio, nel giorno di Santa Croce anche noi nei nostri vigneti piantiamo la croce.