Nel cuore delle Marche, una collaborazione unica e sostenibile ha dato vita a una rivoluzione nel mondo della bellezza. Emma, socia della cantina Terracruda, racconta l’origine di questa sinergia con il laboratorio artigianale di cosmetica consapevole La Saponaria, per celebrare PESARO CITTA’ DELLA CULTURA 2024. Un’iniziativa che esemplifica come la bellezza ecosostenibile e l’utilizzo innovativo di sottoprodotti del vino, come la vinaccia, possano creare prodotti cosmetici rivoluzionari.
“Pietro, mio compagno di scuola, sapendo che sono proprietaria di una cantina, mi chiama e mi racconta che a sua volta ha un amico proprietario di un laboratorio artigianale di cosmetica consapevole a Pesaro e vuole produrre per PESARO CITTA’ DELLA CULTURA 2024 una limited edition. Questa edizione dedicata la vorrebbe realizzare con prodotti tipici e identificativi della provincia. Imprescindibile il fatto che le attività che collaboreranno debbono essere sostenibili, rispettose dell’ambiente, della biodiversità e biologiche. Sin da subito mi è piaciuta questa idea e l’ho accolta con interesse, racconta Emma. Così ci sentiamo con Luigi e Lucia proprietari del laboratorio artigianale Saponaria, subito ci intendiamo. Capisco che è un progetto lungimirante, uno di quei progetti che molto spesso la nostra cantina ha realizzato perché anche noi crediamo che la sinergia, le idee innovative, rispettose dell’ambiente siano il volano per la crescita sostenibile del territorio. A loro serviva dell’uva rossa e la scelta è ricaduta sul Rosso Pergola. A settembre durante la vendemmia abbiamo preso le vinacce dell’aleatico e, dopo aver costruito degli appositi graticci, le abbiamo messe al sole per circa un mese. Poi le vinacce di rosso Pergola di Terracruda sono state consegnate al laboratorio. Queste ultime insieme ad altri eccellenti prodotti del territorio il guado blu, la ginestra e l’olio DOP di Cartoceto sono stati la base per realizzare un sapone, uno shampoo un bagnoschiuma e una crema mani e corpo.”
Emma Berti
Collaborazioni sostenibili: dall’uva alla cosmesi
Le vinacce dell’uva rossa, specificatamente del Rosso Pergola, sono state selezionate per la loro qualità e le proprietà benefiche. Questi sottoprodotti, insieme al guado blu, la ginestra, e l’olio dop di Cartoceto, sono stati trasformati in prodotti cosmetici eccezionali: sapone, shampoo, bagnoschiuma, e crema mani e corpo. Questi ingredienti, ricchi di storia e cultura, rappresentano l’anima del territorio e incarnano perfettamente il tema di Pesaro 2024: “la natura della cultura”.
La Saponaria: innovazione e sostenibilità
La Saponaria, un laboratorio artigianale di cosmetica consapevole, ha dato vita a una Limited Edition di Cosmetici Sostenibili che celebra la nomina di Pesaro a Capitale italiana della Cultura. Questa capsule collection è frutto di un approccio che privilegia ingredienti locali e pratiche sostenibili, dimostrando che è possibile avere prodotti di bellezza che rispettano l’ambiente senza compromessi sulla qualità o sull’efficacia.
Riscoperta e utilizzo Innovativo dei sottoprodotti vitivinicoli in cosmesi
Nell’ambito della sostenibilità e dell’innovazione, il settore cosmetico sta esplorando vie sempre più verdi e responsabili per la produzione di cosmetici. Una direzione particolarmente promettente è l’approfittare dei sottoprodotti dell’industria vinicola, che tradizionalmente vengono considerati scarti, trasformandoli in preziose risorse per la cura della pelle e della bellezza.
La lavorazione dell’uva, essenziale per la produzione del vino, lascia dietro di sé vari residui, come bucce, vinaccioli (semi) e raspi (organi di collegamento tra chicco e ramificazioni). Questi “scarti” sono tutt’altro che inutili; infatti, sono ricchi di componenti con notevoli proprietà benefiche per la pelle. La composizione chimica di questi sottoprodotti varia in funzione di diversi fattori, quali il clima, l’origine geografica e la varietà di uva, arricchendo ulteriormente il potenziale di utilizzo in cosmesi.
I vinaccioli, in particolare, sono una fonte concentrata di antiossidanti fenolici, come il resveratrolo e i tannini, noti per le loro proprietà anti-age e protettive contro i danni dei radicali liberi. Questi composti aiutano a mantenere la pelle giovane, riducendo i segni dell’invecchiamento e migliorando l’elasticità cutanea.
D’altra parte, le bucce d’uva sono abbondanti in antociani, pigmenti che conferiscono l’intensa colorazione a molte varietà di uva. Gli antociani, oltre a essere potenti antiossidanti, hanno proprietà anti-infiammatorie e possono contribuire a proteggere la pelle dai danni solari, promuovendo al contempo la salute e il vigore cutaneo.
L’impiego di questi componenti derivati dai sottoprodotti vinicoli in formulazioni cosmetiche non è solo una testimonianza dell’innovazione nel settore ma rappresenta anche un passo avanti verso pratiche di produzione più sostenibili e rispettose dell’ambiente. Utilizzando ingredienti che altrimenti verrebbero scartati, l’industria cosmetica contribuisce alla riduzione degli sprechi, all’economia circolare e alla valorizzazione di risorse locali.
Prodotti come creme, sieri, lozioni e maschere arricchiti con estratti di vinaccia, olio di semi d’uva e altri derivati vitivinicoli sono esempi eccellenti di come la natura e la scienza possano collaborare per creare soluzioni bellezza che non solo nutrono e proteggono la pelle ma sostengono anche i principi di ecosostenibilità e responsabilità ambientale.
In conclusione, l’innovativo utilizzo dei sottoprodotti dell’industria vinicola in cosmesi apre nuove frontiere per la bellezza ecosostenibile. Questo approccio non solo valorizza materiali naturali e risorse rinnovabili ma promuove anche una filosofia di bellezza che si impegna attivamente per la salute della pelle e la salvaguardia del nostro pianeta.
Una visione per il futuro: bellezza ecosostenibile e cultura
La collaborazione tra Terracruda e La Saponaria è un esempio lampante di come le aziende possano lavorare insieme per promuovere una visione di bellezza ecosostenibile che valorizzi i prodotti locali e sostenga la biodiversità. Questa iniziativa non solo ha dato vita a prodotti cosmetici innovativi ma ha anche messo in luce l’importanza di pratiche sostenibili nel settore della bellezza.
L’intersezione tra il mondo del vino e quello della cosmetica offre un esempio brillante di come le industrie possano evolvere verso pratiche più sostenibili e consapevoli, portando avanti la tradizione e l’innovazione per un futuro più verde e più bello.